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Anton Maria Salvini
Sonetto V
O nome colmo di virtù profonde.
Che in se magìa misteriosa tiene,
Eterno amor dei Giusti, eterna spene
Che a chi di cuore invocalo risponde;
Per cui trema l’abisso, e si sconfonde.
Di te, di te le gesta mie sien piene.
Tu mi trapassa dentro nelle vene,
E di tue lodi la mia lingua abonde.
Passa del naturai suono la scorza
Il santo nome, e in modo alto, e stupendo
Esercita invocato arcana forza:
Adunque al santo nome umil mi rendo;
Il cui santo valor l’alma m’afforza.
D’eterna gioia da lui pegno prendo.
Sonetti XIV. sopra il Pater noster fatti dal Sig. Dottore Anton Maria Salvini il giorno dell’Ascensione l’anno 1721. nel tempo della sua gotta, per divozione del giorno, e per alleggerii mento di quella.