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Antonio Fogazzaro
Secondo intermezzo
ADAGIO
Il soie è morto, è nero il cielo, Tutto tace, la terra è gelo, Sol ne le tenebre Ondula, palpita Ancor l’Oceano.
Un canto potente, dolente Nel profondo del mar si sente. Per le voragini Piangendo salgono Voci di spiriti.
Peccar, miseri, in ciel; li ha infissi Dio terribile ne gli abissi Per tutti i secoli Insino a Tultimo DI de la collera. Son l’arcano dolor del mondo
Che gemeva nei venti, e in fondo
Talor de l’anime
Sorgeva, incognita
Ombra funerea.’
Corre il mare un susurro, un lume Di lievi, fosforiche spume; A galla rompono Nel baglior livido I tristi spiriti.
Torna buio, muore pur l’onda. La prece nei ciel si profonda Solenne, flebile Di lor che ultimi Vanno al Giudizio.
Fedele, ed altri racconti - 1887