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Antonio Manussos
L'ombra di Costantino il grande
Qual’ ombra è quella che s’avanza mesta,
Ma sfavillante di splendor divino,
Nel campo là ’ve l’empio saracino,
Ebbro di sangue cristïan, fa festa?
Non ti coprir con la braccata vesta
L’insanguinato petto, Eroe tapino!
Ti scorse ognun, Monarca Costantino,
E vergognoso, china al suol la testa!
— «O figli miei, con pianto e con sospiro
Da gran secoli or vo mia sorte ria
Lamentando all’Europa; eppure io miro
Invendicata ancor la stirpe mia,
E profanato da insolente Emiro
Il sacrosanto Tempio di Sofia!» —