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Elena Aganoor
Melanconia
Ombra mesta non sei che versa pianto,
E che passa fugace;
Sei scheletro: ti arresti a me d'accanto
Per togliermi la pace.
Fisa rimango; mi si oscura il volto
E amaramente penso;
Mi par che l'aria odori di sepolto:
Larve figura il senso.
Il chiaro Sol si toglie alla mia vista
E un deserto profondo,
Una squallida valle immensa e trista
Per me diventa il mondo.
È sterile d'ogni opra il mio pensiero:
Sterile il duolo acuto:
Sordo alla voce di natura e al vero
L'orecchio: il labbro muto.
Pindemonte! La tua ninfa gentile
Par l'Ondina di un lago:
Sparse ha le treccie sovra il manto umile,
Calma e pensosa imago.
Non è l'inferno quello: è il paradiso
All'ombra di un cipresso
Oh se mutar potessi in quel bel viso
Il teschio che ho qui presso!