Edizione Italiana
    Library / Literary Works

    Emilio Praga

    Brianza

    Come è bella la sera in mezzo ai monti!
    Te ne ricordi?... ti ricordi quando
    Si vagheggiava i rapidi tramonti,
    E tornavamo a braccio, e sussurrando:
    Come è bella la sera in mezzo ai monti?

    O pace, o solitudine, o dolcezze!
    Tu appoggiavi i piedini al focolare,
    Ed io la testa fra le tue carezze;
    E il lieto grillo era il nostro compare:
    O pace, o solitudine, o dolcezze!

    Chi, chi di noi più puri e più beati
    In quei giorni d’affetto e di mistero?
    Ti ricordi i progetti inargentati
    Dal vago argento che maschera il vero?
    Chi, chi di noi più puri e più beati?

    Tu prevedevi un serto alle mie chiome,
    Io per te meditavo un paradiso;
    Tu inghirlandavi d’alloro il mio nome,
    Io d’amor sempiterno il tuo sorriso....
    Tu prevedevi un serto alle mie chiome!

    O sante gioie, o speranze divine!
    Che ce ne resta, o mia donna, a quest’ora?
    Ma non è tutto, non è tutto spine
    L’oggi, se, uniti, sussurriamo ancora:
    O sante gioie, o speranze divine!

    Rifioriran, mia mesta giovinetta,
    Rifioriranno quei tempi d’amore;
    E tu lo sai, dagli angeli protetta,
    Tu che sei buona, e che preghi il Signore;
    Rifioriran, mia mesta giovinetta!

    Nessun ci toglie un angolo di terra
    Dove, esperti del cuore e della vita,
    Dimenticar degli uomini la guerra,
    E prepararci insieme alla partita!
    Nessun ci toglie un angolo di terra.

    O pace, o solitudine, o dolcezze!
    Ti rivedrò seduta al focolare,
    Sognerò ancora fra le tue carezze;
    E il lieto grillo ci sarà compare:
    O pace, solitudine, o dolcezze!




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