Edizione Italiana
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    Francesco Gianni

    Allor che Giuda di furor satollo

    Allor che Giuda di furor satollo
    Piombò dal ramo, rapido si mosse
    Il tutelar suo Demone, e scontrollo
    Battendo l'ali fumiganti, e rosse;

    E per la fune, che gli strinse il collo
    Giù nel bollor delle roventi fosse
    Appena con le forti unghie avventollo,
    Ch’arser le carni, e sibilaron l’osse .

    E giunto nell’ignivoma bufèra
    Lo stesso orribil Satano fu visto
    L’accigliata spianar fronte severa.

    Poi fra le braccia incatenò quel Tristo,
    E con la bocca sfavillante, e nera
    Gli rese il bacio, ch’avea dato a Cristo.




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