Edizione Italiana
    Library / Literary Works

    Franco Sacchetti

    Novella CCLIV

    Uno piacevole motto che uno disse sul punto estremo della sua morte non gittò minor frutto che facessono le parole di messer Ottone Doria.


    E’ fu già grandissima guerra tra Catalani e Genovesi, e come spesso incontra, le guerre vengono spesso sí crudeli e sí perfide che, sanza alcuna discrezione e umanità, con ogni modo disperato l’uno uccide l’altro; e li Catalani l’hanno aúto molto per costume. In quelli tempi, arrivando una galea di Genovesi o d’altra nazione, che con loro tenea, nelle mani d’un’armata di Catalani della quale era ammiraglio un uomo sanza alcuna pietà, volendo vendicarsi d’alcuna offesa in quelli dí ricevuta, con animo fellone e sdegnoso dispose di gittare in mare a uno a uno tutti quelli di quella galea; e, per maggiore dilegione, dare prima mangiare a uno a uno mezzo panattello, o mezzo biscottello, e dopo quello mangiare, dire: «Va’, bei»; e gittarli in mare.

    E cosí, facendo questa crudeltà insino a trenta, toccò a uno di venire a cosí fatto judicio; il quale, mentre che mangiava il pane, con le mani giunte, inginocchione, disse all’ammiraglio:

    - O monsignore, questo è piccol mangiare a tanto bere.

    Udito l’ammiraglio costui, o che l’aumiliassono quelle parole, o che avesse pietà de’ modi che a costui vidde fare, perdonò a costui e a tutti gli altri, che erano piú di cento che l’uno dietro all’altro aveano a fare cosí aspra morte. E quando vide tempo e modo, li mise in terra, e lasciogli andare, e tolsesi il corpo della galea.

    In questa novelletta si puote comprendere di quanta virtú sono le parole, quando uno mottetto d’uno vile marinaio si può dire avesse tanta virtú che uno cosí crudele ammiraglio facesse diventare umile. Ben si può comprendere quanta virtú dee essere nell’orazione, quando si fa a Colui che è Somma Misericordia; nessuna cosa è che tanto vaglia all’anima, quando è detta per forma che vegna dal cuore. E nessuna cosa mosse mai il nostro Signore, quanto questa, a dare salute all’anima di colui che l’ha detta con puro cuore. Esempli ne sono assai, che serebbe lungo il contarli, come la Evangelica e la Santa Scrittura ne dimostra.


    Il Trecentonovelle




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