Edizione Italiana
    Library / Literary Works

    Giacomo Leopardi

    L'Infinito

    Sempre caro mi fu quest’ermo colle,
    E questa siepe, che da tanta parte
    De l’ultimo orizzonte il guardo esclude.
    Ma sedendo e mirando, interminato
    Spazio di là da quella, e sovrumani
    Silenzi, e profondissima quiete
    Io nel pensier mi fingo; ove per poco
    Il cor non si spaura. E come il vento
    Odo stormir tra queste piante, io quello
    Infinito silenzio a questa voce
    Vo comparando: e mi sovvien l’eterno,
    E le morte stagioni, e la presente
    E viva, e ’l suon di lei. Così tra questa
    Infinità s’annega il pensier mio:
    E ’l naufragar m’è dolce in questo mare.




    POTRESTI ANCHE ESSERE INTERESSATO A


    © 1991-2024 The Titi Tudorancea Bulletin | Titi Tudorancea® is a Registered Trademark | Condizioni d'uso
    Contact