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Giosuè Carducci
Omero
I.
Non piú riso d’iddei la nebulosa
Cima d’Olimpo a gli occhi umani accende:
Biancheggian teschi per le rupi orrende,
E sopravi la nera aquila posa.
Né piú il sacro Scamandro al pian discende
Per le segnate vie: dov’ei riposa
Sotto il capo Sigeo l’onda obliosa,
Di otmane torri il tuo bel mar s’offende.
Pur la novella etade, o veglio acheo,
Il cenno ancor de l’immortal Cronide
Stupisce e i passi de l’Enosigeo;
E trema, o vate, allor che d’omicide
Furie raggiante lungo il nero Egeo
Salta su ’l carro il tuo divin Pelide.