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Giovan Battista Marino
Treccia riccamata di perle
Questo bel crine aurato,
prezzo del mio dolore,
ritegno del mio core,
dele lagrime mie tutto fregiato,
fu già tuo laccio, or è mio dono, Amore.
Ecco ch’io ’l bacio e godo,
e del mio ricco nodo
movo invidia agli amanti, e dico altrui:
"Vedete l’oro onde comprato io fui".