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Giovanni Pascoli
Cavallino
O bel clivo fiorito Cavallino
ch’io varcai co’ leggiadri eguali a schiera
al mio bel tempo; chi sa dir se l’era
d’olmo la tua parlante ombra o di pino?
Era busso ricciuto o biancospino,
da cui dorata trasparìa la sera?
C’è un campanile tra una selva nera,
che canta, bianco, l’inno mattutino?
Non so: chè quando a te s’appressa il vano
desìo, per entro il cielo fuggitivo
te vedo incerta visïon fluire.
So ch’or sembri il paese allor lontano
lontano, che dal tuo fiorito clivo
io rimirai nel limpido avvenire.
Myricae / Ricordi