Edizione Italiana
    Library / Literary Works

    Giovanni Pascoli

    Il maniero

    Te sovente, o tra boschi arduo maniero
    popolai di baroni e di vassalli,
    mentre i falchetti udìa squittir su’ gialli
    merli e radendo il baluardo nero.

    Pei vetri un lume trascorrea leggiero,
    e nitrivano fervidi i cavalli:
    a uno squillo che uscìa giù dalle valli,
    apria le imposte il maggiordomo austero;

    e nel fosso stridea la fragorosa
    saracinesca. Or tu, canto divino,
    sceso con l’ombre nel mio cuor cadenti,

    dove sei? Di tramonti, ora, pensosa,
    là sur un torvo giogo d’Apennino
    qualch’elce nera lo ripete ai venti.


    Myricae / Ricordi




    POTRESTI ANCHE ESSERE INTERESSATO A


    © 1991-2024 The Titi Tudorancea Bulletin | Titi Tudorancea® is a Registered Trademark | Condizioni d'uso
    Contact