Edizione Italiana
    Library / Literary Works

    Giuliano Sabbatini

    Tirsi, se udrò mai più che Aglauro canti

    Tirsi, se udrò mai più che Aglauro canti
    Di Vetturia e di Porzia, o della forte
    Lucrezia, e tenti in rime gravi accorte
    Nuovi al suo sesso aggiunger pregi e vanti:

    5Deh perchè t'armi di tai nomi e tanti,
    Dirolle, e sangue ne dipingi e morte,
    E 'l saggio orgoglio, che poteo la sorte
    Cambiar di Roma e porsi all'arme avanti?

    Vieni tu sola Aglauro, e teco i bei
    10Carmi, e di tue Virtù l'inclita schiera,
    Ch' assai tu sola al tuo pensier ben sei:

    E nostra Gloria già sì viva e vera
    Vinta a te render assi, e vedrem lei
    Di sua gran Vincitrice irsene altera.


    1833




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