Edizione Italiana
    Library / Literary Works

    Giulio Pinchetti

    Fantasimi

    Non son che un po’ di creta
    or che non sento Amor;
    se non ho febbre in cor,
    non son poeta.

    La mia Virtù romita
    vive superba in sé,
    ma la mia giovin fé
    non ha più vita.

    Tengo serrato il cuore,
    perché ho in dispregio ognun;
    non credo più a nessun...
    Credo al Dolore.

    Il Dubbio m’ha aggravato
    del negro suo mantel:
    solo attraverso a quel
    vedo il passato.

    E son fantasmi neri
    che lentamente van,
    che perdonsi lontan
    nei cimiteri:

    e sono sguardi spenti
    e disnodati crin...
    Son figli del destin
    spinti dai venti;

    Oh! Son la mia fanciulla
    che adesso non è più...
    Sono... la mia Virtù
    che va nel nulla!

    Vita! Fatal menzogna
    che noi tentiam negar,
    ma che con presto andar
    creder bisogna:

    cappa che Dio ne diede
    perché?!... Non lo sappiam:
    ma che dovunque andiam
    ne stroppia il piede!

    Il fato a noi prescrive
    il pianto, ad ogni età.
    Vita! Ne fai pietà...!
    Pure si vive.




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