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Giulio Pinchetti
Libertas!
Vergin tra l'oro e i fremiti
D'una impudica plebe,
Vecchia di cento secoli
Pur giovine com'Ebe,
O Vero, o sogno elisio,
T'adoro, o Libertà!
Prima che ancor nell'anima
Mi discorresse un Dio,
T'ho indovinata, o mistica
Ninfa del Genio mio:
Pigmalion novello,
M'innamorai di te!
E ti sognai pei lùgubri
Viali d'una fronte
Errar come Vittorio,
Gonfia di Greci e d'onte,
Di patrii antiqui lauri,
Di nòva servitù!
E t'ho veduta madida
Di sangue e di sudore,
Fra gli inumati scheletri
Del tuo fatale amore,
Giàcer... ma come a Flegra,
Giacque Capàneo un dì!
Così, talvolta l'aquila
Su la montana cresta,
La penna infaticabile
Del suo gran volo arresta...
La penna sua che a fendere
Andrà superba il Sol!
E teco trassi ai pallidi
Raggi di mesta luna,
A lamentar con Foscari
Su la natia laguna;
Con teco io chiesi al secolo
Ragion del suo servir.
E una briaca Taide
Dall'orgia illanguidita,
D'inonorati ninnoli
E di viltà vestita,
Mi fè mal gesto e dissemi:
«Io son la libertà!
L'oro, l'incenso, il lauro,
S'accumular su me:
L'arte, l'ingegno, i popoli,
M'hanno baciato il piè:
M'ebbi ad altàre un mondo,
A sacerdote l ' uom !»
Oh!no: — non è sul pallido
Volto di Catilina,
Che andrò spiando il simbolo
Dell'unità latina: —
La mia Dea non abita
Dove l 'amor non è.
La cercherò sui rigidi
Calzari di Catone?
Fra il tempo e l'uman plauso
Un dubbio si frappone:
"Quello che adora il popolo,
Fu farsa o realtà ?"
Timoleonte! Oh! All'anima
La fede rinnovelli:
Davanti al Dio di patria
Spariscano i fratelli...! —
Ma... e l'ira tua magnanima
Fu calcolo o Virtù?
Ahi! mio pensiero e scettico
Eterno tu sarai?
La libertà fra gli uomini
La troveresti mai?
No: mio pensiero, acquetati:
La libertade è in te!
La libertade, è un fatuo
Fuoco, se a ognuno splende;
Se a un solo cuore,ai Superi
La maestà contende!
La libertà è lo spazio...
Il mondo è una prigion!