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Giuseppe Giusti
La Guigliottina a vapore
Hanno fatto nella China
Una macchina a vapore
Per mandar la guigliottina:
Questa macchina in tre ore
Fa la testa a cento mila
Messi in fila.
L’istrumento ha fatto chiasso,
E quei preti han presagito
Che il paese passo passo
Sarà presto incivilito:
Rimarrà come un babbeo
L’Europeo.
L’Imperante è un uomo onesto;
Un po’ duro, un po’ tirato,
Un po’ ciuco, ma del resto
Ama i sudditi e lo Stato,
E protegge i bell’ingegni
De’ suoi regni.
V’era un popolo ribelle
Che pagava a malincuore
I catasti e le gabelle:
Il benigno imperatore
Ha provato in quel paese
Quest’arnese.
La virtù dell’istrumento
Ha fruttato una pensione
A quel boia di talento,
Col brevetto d’invenzione,
E l’ha fatto mandarino
Di Pekino.
Grida un frate: oh bella cosa!
Gli va dato anco il battesimo.
Ah perchè (dice al Canosa
Un Tiberio in diciottesimo)
Questo genio non m’è nato
Nel Ducato!