Library / Literary Works |
Ippolito Nievo
Tra le rovine di Aquileia
Oquante volte il vomero lucente
nell’aprir la benefica ferita
del solco, entro cui poscia la semente
rinnoverà il prodigio della vita,
destò una secolare urna, dormente
sotto la terra dell’umor nutrita
delle tristi reliquie, e dal fiorente
rigoglio delle fronde redimita.
Apparve allor sopra la morte il vanto
tener la vita, e dalle morte cose
sempre di vita germinar l’incanto,
sì che ogni zolla rorida di pianto
può coronarsi di un cespo di rose,
e da ogni rosa può sbocciare un canto.
Canti del Friuli