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Jacopo Sannazaro
A che pur sempre piangi, anima trista
— A che pur sempre piangi, anima trista,
se, per sempre languire,
d’ amor non si può mai voglia finire? —
— Io piango, oimè, perché piangendo io trovo
breve riposo alla mia eterna doglia,
e con parole provo
di palesar altrui quel che mi addoglia. —
— Deh, cangia, anima, omai questa ria voglia
e cerchiàn di morire,
c’ altro fin non si scopre al tuo martire. —