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Mario Rapisardi
Frecciate I
Testa irsuta, ampie spalle, ibrida e tozza
Persona, in canin ceffo occhio porcino,
Bocca che sente di fiele e di vino,
Se morde, onora, se blandisce, insozza.
Mevio da un soldo, Orazio da un quattrino
Che ad arte di musaico i versi accozza;
Or Cerbero che i re squarta ed ingozza,
Or di gonne regali umil lecchino.
Tale è costui che la musa baldracca
Sbuffando inchioda, ed inquinando ammazza
Sopra a latina prosodia bislacca.
La fama, che con lui fornica in piazza,
Posto il trombon fra l’una e l’altra lacca,
A’ quattro venti il nome suo strombazza.