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Mario Rapisardi
Per il nuovo fucile
E aguzzeremo ancor le menti infide
Noi di noi stessi a danno?
Ancor perfidi ferri, arti omicide
Pregio e vittoria avranno?
Assai dunque, o furor, d’oro e di pianto
Spremuto all’uom non hai?
Non fu dunque l’uman genere affranto
E straziato assai?
Maledetto il Poter, che le pie destre
Rapite all’officina
Liberatrice e al buon lavor campestre,
I popoli incaina!
E maledetto il tricorporeo mostro,
Che mentre Europa affanna,
Codardo insieme e bellicose, il nostro
Sangue per vin tracanna;
E barcollando ebbro e lascivo al peso
Delle insane armi, e nera
L’ombra gittando del reo corpo obeso
Sopra la terra intera,
In minaccioso e lusinghevol suono
Al popolo che tace:
Trema, bofonchia, la Giustizia io sono;
Esulta, io son la Pace!