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Mario Rapisardi
A una madre
L’anima del tuo bimbo, anima bella,
Quando si sciolse dal suo roseo velo,
Non se n’andò nel cielo,
Non si mutò nel raggio d’una stella:
Se colà fosse, or chiameresti invano,
Perchè muti son gli astri e il ciel lontano.
Quel corpicin ch’era il tuo grande amore,
Benché simile tanto a’ fiorellini,
Non tramutossi in fiore,
Non in foglie di rose e in gelsomini:
Fosse il fior più soave e più gentile,
Saria pur breve il suo secondo aprile.
Il bambino che piangi, alma pietosa,
Non è chiuso co’ morti in sepoltura,
Ma è qui, fra queste mura,
Vive con te, dentro il tuo sen riposa:
Qual cielo mai, qual chiaro astro, qual fiore
Splendido più del tuo materno core?
Le Ricordanze