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Nicola Sole
A Montecassino
O d’aquile e d’eroi vetusto nido,
O rocca di filosofi e di santi,
Faro, che irraggi da securo lido
Le torbide del tempo onde sonanti;
Scoglio battuto dal reflusso infido
Di quattordici età gravi di pianti,
Che del naufragio nel terribil grido
Immoto echeggi di celesti canti,
Sacro asilo, che ai re mai non si aprio,
Se non ponesser pria l’acciar temuto,
Lare di un popol benedetto e pio;
O altare per l’azzura aria perduto,
Sì lontano da noi, sì presso a Dio,
Salve, Monte Cassino, io ti saluto!