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Rustico Filippi
Oi dolce mio marito Aldobrandino
Oi dolce mio marito Aldobrandino,
rimanda ormai il farso suo a Pilletto,
ch’egli è tanto cortese fante e fino,
che creder non déi ciò che te n’è detto.
E non star tra la gente a capo chino,
ché non se’ bozza, e fòtine disdetto;
ma, sì come amorevole vicino,
co noi venne a dormir nel nostro letto.
Rimanda il farso ormai, più no il tenere,
ché mai non ci verà oltre tua voglia,
poi che n’ha conosciuto il tuo volere.
Nel nostro letto già mai non si spoglia,
Tu non dovéi gridare, anzi tacere:
ch’a me non fece cosa ond’io mi doglia.